Secondo la definizione ufficiale fornita dall’IFOMPT (International federation of Orthopaedic Manipulative Physical Therapist) la Terapia Manuale Ortopedica (OMT) è una specializzazione della fisioterapia per il trattamento delle patologie neuro-muscolo-scheletriche, basata sul ragionamento clinico, che utilizza approcci di trattamento altamente specifici, i quali includono le tecniche manuali e gli esercizi terapeutici, ed è guidata dalle prove di efficacia cliniche scientifiche disponibili e dalla struttura biopsicosociale di ogni singolo paziente.
Le tecniche manuali consistono in una grande serie di interventi passivi dove il fisioterapista utilizza le sue mani per gestire movimenti precisi volti a modulare il dolore, aumentare la gamma di movimenti articolari, ridurre o eliminare l’edema del tessuto connettivo, indurre il rilassamento, migliorare l’estensibilità del tessuto contrattile e non contrattile e migliorare la funzionalità polmonare. Questi interventi implicano variabilità nelle tecniche e nei gradi di applicazione delle forze.
Ci sono tre modi per poter dire che la terapia manuale è efficace, tenendo conto dei suoi effetti biomeccanici, neurofisiologici e neuropsicologici.
Con biomeccanici intendiamo un miglioramento nella limitazione dei movimenti, anche delle articolazioni.
Tra gli effetti neurofisiologici, il più importante è l’ipoalgesia locale (diminuzione della sensibilità al dolore) ma anche l’azione sul Sistema nervoso simpatico e parasimpatico (cambiamenti nel sistema nervoso simpatico: flusso sanguigno, temperatura, sudorazione …), la diminuzione della percezione del dolore nel sistema nervoso centrale a fronte di uno stimolo doloroso ripetuto, il cambiamento nei mediatori infiammatori periferici, e il miglioramento dell’esperienza dolorosa in diverse aree del SNC.
Infine, ci sono i cambiamenti neuropsicologici: miglioramenti dello stato emotivo conseguenti alla riduzione dei sintomi e la variazione positiva delle aspettative del paziente.
La terapia manuale porta quindi ai seguenti benefici:
- Riduzione dell’infiammazione
- Eliminazione o diminuzione dei sintomi dolorosi
- Beneficio immediato del dolore
- Previene l’intervento chirurgico
- Migliora la flessibilità del corpo
- Eccitazione del sistema nervoso simpatico
In riferimento alla diagnosi medica e dopo una valutazione fisioterapica iniziale, il fisioterapista sceglie il posizionamento più adatto per il paziente sul lettino in posizione supina, prona o in decubito laterale a seconda della zona corporea da trattare.
Durante tutta la terapia, il fisioterapista controllerà costantemente i progressi ottenuti, per accertarsi di aver usato la tecnica più adatta ed efficace al fine di migliorare la funzione motoria. L’obiettivo della terapia manuale è di assicurare il trattamento più adeguato e di provata efficacia, un recupero ottimale delle proprie attività lavorative, relazionali e sociali.
Da Fisio 2.0 i nostri fisioterapisti si sono specializzati in diverse tecniche manuali:
Mulligan Concept
Corregge le principali cause di dolore e di perdita di movimento nelle articolazioni.
Strain Counterstrain – SCS
Consiste in una procedura di riposizionamento neurologico passivo del corpo.
Neurodinamica
E’ quell’insieme di tecniche di mobilizzazione che agiscono direttamente sui nervi del corpo.
Linfodrenaggio Vodder
E’ un sistema di drenaggio che trasporta i fluidi dallo spazio tessuti al torrente circolatorio.